Giaccherini, l'azzurro del momento che il Cesena stava regalando alla Samb
A qualche tifoso della Samb vedere Emanuele Giaccherini vincere lo scudetto con la Juve, trasferirsi in Premier ed ora essere uno dei trascinatori dell’Italia nell’Europeo può far salire un pizzico di rabbia. Il minuto esterno offensivo è cresciuto calcisticamente nel Cesena ma con la prima squadra faceva fatica a trovare spazio tanto che i romagnoli per svariate stagioni lo girarono sempre in prestito in Serie C. Nel campionato 2007/08 il calciatore era in prestito al Pavia e l’allora direttore sportivo della Samb, l’avvocato Nucifora, riuscì a strappare l’ok del ragazzo e del Cesena per l’approdo del calciatore in rossoblù nella stagione successiva. Il colpaccio però sfumò perchè Nucifora non rimase a ricoprire il suo incarico al termine della stagione e così Giaccherini si ritrovo di nuovo in esubero al Cesena. Per lui fu l’inizio della svolta, una svolta che racconta oggi a Tuttolegapro l’allenatore che proprio in quell’estate lo lanciò e cioè Pierpaolo Bisoli:
“Quell’anno il Cesena era arrivato da una pesante retrocessione dalla Serie B. C’erano tanti fuorirosa, compreso Giaccherini. Nessuno aveva fiducia in lui, da tanti anni i bianconeri lo cedevano sempre in prestito. Al quarto giorno di ritiro un mio giocatore ha un problema. Niente da fare, non può giocare. Allora provo questo ragazzo che si era presentato al ritiro con un’utilitaria vecchissima. Fu una sorpresa bellissima: mi convinse immediatamente, al primo allenamento. Vado dal presidente e gli chiedo di tenerlo, anche perché non si poteva mandare via uno che faceva impazzire tutti sul terreno di gioco. All’inizio nessuno era convinto della mia scelta: pensate che Emanuele stava per trasferirsi in una società di Serie D per giocare a calcio e fare al contempo il magazziniere”.
Fu una grande occasione persa dalla Samb, una di quelle storie che ancora oggi Nucifora racconta con dispiacere perchè forse sarebbe stato il colpo più importante nella sua carriera da dirigente calcistico.