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L'addio di Barbara Poli: si dimette l'addetto stampa rossoblù

Un addio improvviso, dopo un solo anno da addetto stampa rossoblù. Barbara Poli (in foto a sinistra) lascia la Samb, come ufficializzato da un post inequivocabile affidato al proprio profilo Facebook:

Lascio il mio ruolo da addetta stampa in punta di piedi, quasi a tracciare all’infinito questa linea sottile che è stato tutto il mio percorso. Un viaggio lungo due anni, fatto di apprendimento, di ascolto e di discrezione. Mai di giudizi, mai di voce alta.
Lascio questo posto da gran signora, me lo dico da sola, arricchita di vita, ma non di professionismo, di contenuti, ma non di dignità.

Lascio grandi uomini, a volte sottovalutati, e misere persone, sopravvalutate. Lascio un tempio fatto di calore, passione ed entusiasmo.
Lascio colleghi giornalisti, bravi molto più di me ed onesti quanto me, e colleghi giornalai, artefici e complici della malgestione rossoblu.
Lascio chi mi ha definita “signorina di bella presenza dal compito indefinito”, chi mi ha offeso perché donna, chi ha avuto sempre pessimo gusto nell’approcciarmi, chi mi ha spento per brillare di più, ma non ci sono cieli per certe stelle.

Lascio l’amore per la scrittura, che purtroppo nello sport perde di poesia.
Lascio, infine, un consiglio a tutti quelli che verranno e vorranno padroneggiare la Samb: ecco, la Sambenedettese non ha padroni, non ha mezze misure, non ha momenti tiepidi. La Sambenedettese è una bella donna passionale, che ha carattere e dice sempre quello pensa, lo sbatte in faccia senza avere paura delle conseguenze, che non teme gli impulsi rabbiosi di uomini ineducati, che non scende a compromessi, che non implora pietà e che profuma di dignità.

La Sambenedettese ti travolge, ti stimola quasi alla follia, ti annebbia. La Sambenedettese è del popolo rossoblu, è di chi ama incondizionatamente questi colori, di chi morirebbe per la maglia, di chi vive voracemente le proprie passioni e non le rinnega.

La Sambenedettese merita delle persone vere, non delle marionette, la Sambenedettese è una figlia che va educata con l’entusiamo, non con l’ignoranza, la Sambenedettese è un’anziana che non va criticata, ma soltanto amata, per i suoi difetti, tantissimi, e pregi, infiniti.

La nostra redazione saluta Barbara Poli e le augura le migliori fortune professioniali per il proprio futuro.

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